
Foto da Wikipedia
(tratto da Grikon)
«Cosa c’è che non va?», chiese Adriano.
«C’è che ci hanno dato appuntamento in un meido kissaten! Nessuna persona sana di mente ci andrebbe di sua spontanea volontà, anche se magari a te potrebbe piacere», rispose sarcastica.
Adriano era perplesso. Era stato più volte in una kissaten, una sala da tè, e tutte avevano le meido, ossia le cameriere, secondo la storpiatura del termine inglese, quindi non capiva il motivo della rabbia della ragazza. Preferì però non chiedere chiarimenti.
«Per di qua». Noriko condusse l’amico in uno stretto vicolo tra due edifici, passando accanto a un ristorante specializzato in anguilla alla griglia. Il profumo fece risvegliare l’appetito in Adriano, ma la ragazza proseguì sino a giungere a un basso edificio con un’insegna in legno. Su di essa, una ragazza sorridente in stile manga era l’unico indizio di questa famosa sala da tè, secondo la mappa ricevuta da Hikaru. Continua a leggere